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Medicina: la riforma è un bluff, non è stop a numero chiuso ma caos

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Il disegno di legge delega sull’accesso alle lauree in medicina e chirurgia, approvato dalla maggioranza in Commissione cultura, istruzione e ricerca, rischia di creare l’illusione del superamento del numero chiuso senza attuarlo davvero, ma mettendo in difficoltà gli atenei e gli studenti.
Sia chiaro: noi siamo favorevoli al superamento del test d’ingresso a medicina e per questo avevamo presentato il ddl a prima firma Zambito che prevedeva un percorso serio. Come opposizioni non abbiamo votato il mandato al relatore su questo ddl perché, nonostante il lungo lavoro fatto in Commissione e il recepimento da parte della maggioranza di alcune nostre osservazioni, il testo presenta gravi criticità. Il provvedimento prevede che dopo un semestre comune a varie facoltà scientifiche, gli studenti possano proseguire il percorso sulla base di una graduatoria nazionale, che non è chiaro come si comporrà. È una delega molto ampia senza copertura finanziaria: non si prevedono nuove risorse per gli atenei, non si definiscono i criteri per la graduatoria, né si tengono fuori le università telematiche.
Un caos che la destra sta rivendendo come superamento del numero chiuso, ma così non sarà.

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