Oggi, 28 settembre, è la Giornata internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito. Un appuntamento che quest’anno assume una importanza particolare, a fronte della messa in discussione in modi diversi, non solo in Italia, dell’ autodeterminazione delle donne. In Italia si concretizza negli ostacoli messi davanti alle donne che vogliono ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza, nonostante la legge 194, la cui applicazione viene continuamente boicottata.
Basti pensare a quanto accaduto in questi mesi con il via libero alle associazioni antiabortiste in tutti i consultori familiari, oppure quanto avviene nelle regioni dove governa il centrodestra, come nella sala dell’ascolto di Torino, dove abortire è un percorso fatto di stigmatizzazione e colpevolizzazione.
In tante, nelle istituzioni e con le associazioni, siamo impegnate ogni giorno a contrastare questa deriva, per riconoscere il diritto di scelta delle donne, anche sul tipo di ivg, per l’applicazione delle linee guida nazionali sull’aborto farmacologico.
Oggi varie iniziative sono in corso in tante città italiane, anche a Roma, con una sola rivendicazione: l’aborto sia libero, gratuito, sicuro. Io sono con loro.