Sono stati stanziati 40 milioni, divisi in:
– 3 milioni per la formazione degli operatori e operatrici della giustizia, mettendo quelle risorse che invano avevamo richiesto venissero previste nella legge approvata a novembre, che rafforza le misure cautelari (168/23 Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica). Sappiamo che senza formazione la sottovalutazione del rischio che le donne corrono e la vittimizzazione secondaria sono sempre possibili, come purtroppo ancora troppo spesso dimostrano i casi, le sentenze, l’andamento dei processi.
– 4 milioni sono andati a rafforzare il reddito di libertà, per sostenere le donne nei loro percorsi di fuoriuscita dalla violenza, finanziando il reddito di libertà
– 5 milioni per la rete dei centri antiviolenza
– 4 milioni per progetti rivolti a uomini maltrattanti
– altri 4 milioni per la decontribuzione in caso di assunzione di donne che hanno subito violenza
Questo per quel che riguarda la spesa corrente, altri 20 milioni, in conto capitale, sono stati finalizzati alla realizzazione di nuove case rifugio.
Nel complesso vengono rafforzate le politiche di prevenzione e contrasto della violenza e il sostegno ai percorsi delle donne di fuoriuscita dalla violenza. Davvero un segnale importante.
E’ davvero un segnale importante che tutte le opposizioni insieme siano riuscite a far approvare in Commissione Bilancio un emendamento che stanzia 40 milioni per il contrasto alla violenza contro le donne, che non è un’emergenza ma un fenomeno strutturale di natura culturale che va combattuto con politiche adeguate ma anche con risorse.