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Un 25 Aprile fuori dalla retorica

La scelta dell’Anpi di non invitare ufficialmente le istituzioni alla manifestazione di domani è stata una scelta forte che ha provocato reazioni intense.
Dall’Anpi è arrivata una scossa morale sul 25 Aprile che porta questa celebrazione fuori dalla retorica. L’Anpi chiede a tutti, e in particolare alle istituzioni, un’adesione incondizionata ai valori dell’antifascismo e un atteggiamento coerente, univoco, irremovibile, irreprensibile e senza la minima ambiguità davanti al revisionismo storico e ai rigurgiti dell’apologia fascista. Come è possibile negare l’offesa che l’Ampi ha ricevuto da parte di tanti rappresentanti delle istituzioni in occasione della morte di un protagonista della resistenza romana come Rosario Bentivegna. Come è possibile che a Roma alla vigilia del 25 aprile compaiano impunemente manifesti anonimi inneggianti alla Repubblica di Salò. Il fatto è che la memoria e la verità nel nostro paese hanno percorsi tortuosi, che hanno lasciato ombre sul cammino della nostra democrazia. Il 25 Aprile è la festa della liberazione, ci chiede un’indelebile adesione all’antifascismo. E’ grazie a quanti allora seppero schierarsi con la democrazia e la libertà che l’Italia ha potuto riscattare la sua dignità.

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