Ho aderito a questo appello per difendere la libertà di critica.
Cecilia D’Elia
Una stroncatura in giudizio
Nei giorni scorsi Gianrico Carofiglio ha citato in giudizio Vincenzo Ostuni, poeta ed editor della casa editrice Ponte alle Grazie, per aver affermato sulla propria pagina facebook all’indomani del Premio Strega dello scorso luglio che il suo ultimo romanzo, Il silenzio dell’onda, sarebbe «un libro letterariamente inesistente, scritto con i piedi da uno scribacchino mestierante, senza un’idea, senza un’ombra di ‘responsabilità dello stile’, per dirla con Barthes».Le storie letterarie sono piene di stroncature assai più feroci, eppure questa è in assoluto la prima volta che uno scrittore italiano ricorre alla magistratura contro un collega per far sanzionare dalla legge un giudizio critico sfavorevole. Non è necessario condividere il parere di Ostuni per rendersi conto che la decisione di Carofiglio costituisce in questo senso un precedente potenzialmente pericoloso. Se dovesse passare il principio in base al quale si può essere condannati per un’opinione – per quanto severa – sulla produzione intellettuale di un romanziere, di un artista o di un regista, non soltanto verrebbe meno la libertà di espressione garantita dalla Costituzione, ma si ucciderebbe all’istante la possibilità stessa di un dibattito culturale degno di questo nome.
La decisione di Carofiglio è grave perché, anche a prescindere dalle possibilità di successo della causa, la sua azione legale palesa un intento intimidatorio verso tutti coloro che si occupano di letteratura nel nostro paese. Ed è tanto più grave che essa giunga da un magistrato e parlamentare della Repubblica. Per questi motivi offriamo la nostra solidarietà a Vincenzo Ostuni e ci diamo appuntamento mercoledì prossimo alle ore 11 davanti al commissariato di Piazza del Collegio Romano – il commissariato di don Ciccio Ingravallo in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda – per pronunciare pubblicamente la frase incriminata di Ostuni e rivendicare il diritto alla libertà di parola e di critica. E invitiamo scrittori, intellettuali e cittadini a iniziative analoghe.
Fulvio Abbate
Maria Pia Ammirati
Luca Archibugi
Vincenzo Arsillo
Nanni Balestrini
Marco Belpoliti
Maria Grazia Calandrone
Rossana Campo
Andrea Libero Carbone
Maria Teresa Carbone
Roberto Ciccarelli
Franco Cordelli
Andrea Cortellessa
Michele Dantini
Cristiano De Majo
Matteo Di Gesù
Francesca Fiorletta
Stefano Gallerani
Sergio Garufi
Giovanni Greco
Andrea Inglese
Tiziana Lo Porto
Valerio Magrelli
Massimiliano Manganelli
Carlo Mazza Galanti
Giordano Meacci
Matteo Nucci
Tommaso Ottonieri
Francesco Pacifico
Francesco Pecoraro
Gabriele Pedullà
Tommaso Pincio
Christian Raimo
Daniela Ranieri
Francesco Raparelli
Raissa Raskina
Luca Ricci
Luigi Scaffidi
Fabio Stassi
Carola Susani
Fabio Teti
Giorgio Vasta
Sara Ventroni
Paolo Virno
Paolo Zanotti
Hanno aderito nelle prime ore dal lancio dell’iniziativa:
Elisabetta Addis
Alessio Aringoli
Cristiana Biasini
Alessandro Broggi
Rita Cavallari
Ilenia De Bernardis
Cecilia D’Elia
Nicoletta Dentico
Titti Di Salvo
Valeria Fedeli
Francesca Genti
Mariella Gramaglia
Cinzia Guido
Francesca Izzo
Niva Lorenzini
Cetta Petrollo Pagliarani
Lidia Ravera
Lidia Riviello
Anna Maria Riviello
da http://www.nazioneindiana.com/