Portiamo nelle scuole il valore della laicità dello Stato, le conquiste del nostro Risorgimento e dell’unità di Italia. L’idea del Presidente del III Municipio di intitolare il piazzale Porta Pia all’Unità d’Italia è buona ma va spiegata ai più giovani cittadini. La polemica sulla commemorazione di Porta Pia, che da anni avviene in imbarazzata sordina, dimostra quanto occorra rinforzare nell’opinione pubblica e soprattutto nelle giovani generazioni la conoscenza di fatti e degli ideali che portarono allo storico evento. Il venti settembre 1870 giunse a compimento il sogno di Roma capitale d’Italia e finì il potere temporale della Chiesa. Una data fondamentale per la storia civile e politica del nostro Paese ma anche come per la storia del cattolicesimo.
E’ sconvolgente che nell’Italia di oggi questi temi vengano riproposti in modo solo strumentale, minando la memoria condivisa degli italiani. Proporremo alle scuole romane e della provincia di Roma un progetto che porti gli studenti a ripercorrere gli eventi che portarono all’unità del nostro Paese e a conoscere luoghi e gli avvenimenti, di cui il territorio provinciale è ricco, a cominciare dalla storica battaglia di Mentana, che precedettero la creazione dell’Italia unita. Dal prossimo anno la commemorazione del giorno nel quale Roma è diventata la capitale d’Italia deve diventare una celebrazione popolare, partecipata dalla gente e con convinzione da tutte le Istituzioni.